85 anni di storia: 1938-1947
Viale Premuda, Milano, 1930.
Achille Gaggia lavora come barista nella caffetteria di famiglia, il “Caffé Achille”. È un lavoratore instancabile e volenteroso, e cerca sempre di soddisfare la sua clientela, ogni giorno più esigente. Al tempo, era abitudine consumare caffè preparato da macchine “a colonna”, le quali producevano una bevanda scura, dal sapore amaro e bruciacchiato, che non soddisfaceva appieno il gusto del pubblico.
Achille, affascinato da sempre dalla meccanica e dal funzionamento delle macchine, decise così di studiare il processo di preparazione del caffè espresso e di cercare un modo per migliorarlo, sperimentando all’interno del bar di famiglia.
Con l’aiuto dell’ingegnere Antonio Cremonese, Achille può perfezionare la sua idea e ottimizzare il processo di preparazione del caffè.
Riesce così a sviluppare un prototipo di rubinetto a stantuffo per produrre il caffè espresso, che utilizzava la pressione dell’acqua e non più il vapore, come invece si era soliti fare con le macchine tradizionali dell’epoca. Con quel sistema, l’acqua calda, passando attraverso il caffè macinato a una pressione elevata, estraeva gli oli del caffè e produceva una bevanda più corposa, e dall’aroma ricco e piacevole, con uno strato di crema color nocciola in superficie. Achille deposita il brevetto n.365726 il 5 settembre 1938 per quello che chiamò il “sistema Lampo”.
Grazie alla sua geniale invenzione, nasce quello che ancora oggi conosciamo come “l’autentico espresso italiano con crema naturale”. “Naturale” proprio perchè si originava naturalmente dal passaggio dell’acqua calda ad alta pressione attraverso il caffè macinato.
Per promuovere il nuovo gruppo erogatore di caffè con crema naturale, Lampo viene esposto alla Fiera Campionaria di Milano, nel 1939. L’obiettivo di Achille era quello di vendere questi nuovi gruppi ai gestori di bar, per sostituirli a quelli delle macchine già posizionate nei locali. Purtroppo l’operazione non era agevole: l’unica soluzione era produrre macchine espresso che già montassero quel sistema.
Nel 1947, Achille registra un secondo brevetto, per un gruppo erogatore a leva. Il sistema prevedeva che una molla caricata a leva spingesse il pistone attraverso il filtro, e l’acqua calda ad alta pressione potesse così attraversare il caffè macinato estraendo al meglio tutti i suoi meravigliosi aromi. La produzione in serie del brevetto era vicina…
A 85 anni dal deposito del brevetto che rivoluzionò il mondo del caffè, Gaggia ha voluto ripercorrere e raccontare le tappe della sua sorprendente storia attraverso un logo e un’illustrazione coinvolgente. A realizzarli, Andrea De Santis, artista italiano conosciuto per il suo stile illustrativo non convenzionale, narrativo e surrealista. Con grande abilità, attraverso contrasti cromatici e disegni significativi, De Santis descrive gli anni più importanti di un brand inimitabile, guidandoci piano dopo piano nella storia di Gaggia, fino ai giorni nostri…e oltre.