Polar White: Come la neve

Quella mattina, fu il suono delle campane del Castello Sforzesco a svegliare Hana. Dalla finestra traspariva una luce leggermente diversa dal solito. Incuriosita, spostò le tende, svelando davanti a sé una Milano coperta di bianco. La neve, senza farsi sentire, era caduta la notte prima, ricoprendo la città.
Il gatto balzò sul davanzale, incuriosito dai fiocchi che continuavano a scivolare dal cielo.
Mentre fuori dalla finestra, Milano si stava muovendo a rilento, Hana si prese un momento in cucina per il suo rituale irrinunciabile: preparare e gustare un caffè con Gaggia Classic Polar White.
Poi, le sarebbe bastato scendere due piani più in basso, per aprire le porte della sua panetteria-pasticceria. Le strade erano ancora tranquille, la neve aveva attirato poche persone fuori dalla porta, solo i più temerari avevano lasciato le loro case quel lunedì. Sapeva, però, che i suoi clienti più affezionati non si sarebbero persi i suoi dolci per nulla al mondo. Si mise, quindi, subito al lavoro.



Mentre finiva le prime preparazioni, la campanella della porta tintinnò. Entrò Martina, amica e cliente di lunga data. “Hana, ho una sorpresa per te!” esclamò, posando sul bancone due biglietti che ritraevano il comprensorio sciistico di Cortina. “Ci andiamo questo fine settimana! So quanto tu sia particolarmente legata a questo posto…e io è da tempo ormai che vorrei imparare ad andare sugli sci. Pensavo che potresti essere tu la mia prima insegnante! Che ne pensi?”
Hana rimase sorpresa e un sorriso illuminò il suo volto. “Davvero? Hai avuto un pensiero meraviglioso! Grazie! Aspetto con ansia il venerdì!”
Chiamò immediatamente la sua assistente di laboratorio per informarla che quel weekend si sarebbe assentata. Non lo avrebbe mai fatto, ma quella era davvero un’occasione imperdibile!



Il fine settimana arrivò presto, e le due amiche si ritrovarono sulle piste innevate di Cortina. Hana, un pò entusiasta e un pò nostalgica, raccontava di come, da bambina, il padre le avesse insegnato a sciare sui pendii di Nagano.
Pian piano che il sole tramontava, le Dolomiti si tingevano di rosa. Hana sedette su una panca di legno per ammirare il panorama mentre gustava una nuova bevanda a base di caffè e cioccolato: il “mocha mousse.” Si immaginò di accompagnarla con uno dei suoi famosi dolci. Qualcosa di leggero…come la neve.
Intorno alle due amiche, la tranquillità delle montagne e il rumore degli sciatori sulla neve. Da una parte le ricordava il passato, ma dall’altra le faceva anche apprezzare la vita che aveva costruito a Milano. Più frenetica e veloce, ma ricca di cose da fare, di amici da incontrare, di attività da scoprire.



Al ritorno in città, i clienti più fedeli che erano a conoscenza del weekend fuori porta di Hana, si recarono alla bakery curiosi di sentire qualche racconto particolare. Non succedeva quasi mai infatti che lei prendesse decisioni avventate, e il fatto che avesse lasciato Milano in uno dei periodi di maggiore affluenza aumentava ancora di più l’interesse e la curiosità da parte di coloro che da anni ormai si recavano alla pasticceria. Hana, con un sorriso contagioso e ancora fresca dei ricordi del fine settimana, trasmetteva la sua felicità tra una chiacchiera e l’altra, mentre serviva una nuova ricetta ispirata proprio alla combinazione di caffè e cioccolato.
Fuori ormai era buio, ed era giunto il momento di far scendere la saracinesca. Gli ultimi eventi andavano ad aggiungersi ai ricordi, diventando fonte d’ispirazione, e storie da poter raccontare.