Industrial Grey: l’antico e il moderno

In questa mattina invernale, il cielo sopra Milano è ancora grigio.
Appena sveglio, Marco si avvia verso la cucina con passo deciso, già in direzione della sua Gaggia Classic Industrial Grey, che è lì pronta ad attenderlo per il consueto rituale mattutino. In previsione della giornata frenetica che lo aspetta, si ritaglia un momento solo per sé, trasformatosi ormai in qualcosa di irrinunciabile: la preparazione del suo espresso preferito.
Ogni gesto si accompagna di accortezza nel regolare e aggiustare i singoli parametri. Prima la scelta della miscela presa dallo scaffale, poi la macinatura, che inonda la stanza di un aroma inebriante, seguita dalla pressatura. Infine, un gesto rapido per livellare e pulire, e poi l’aggancio del portafiltro alla macchina. Un click sul tasto, e il caffè inizia a scendere nella tazzina, per poi essere gustato con calma. È così che Marco prepara una delle bevande più antiche del mondo, svolgendo in sequenza, e con la massima dedizione, le azioni che gli regalano ogni volta un espresso impeccabile.



In sottofondo la musica, compagna fedele di questo momento, che gli permette di iniziare con il giusto spirito anche le giornate un po’ cupe, proprio come questa.
È il momento di uscire di casa, per raggiungere viale Bligny. Oggi il programma prevede la rifinitura di alcuni dettagli per concludere, finalmente, un progetto di ristrutturazione di un vecchio edificio in zona Porta Romana. È stato un lavoro che negli ultimi mesi lo ha assorbito giorno e notte, ma che si è rivelato molto interessante.
Quando la giornata è giunta al termine, Marco saluta i clienti. Prima di tuffarsi in metro, percorre, sotto una pioggia leggera, alcune vie illuminate dalla luce argentata dei lampioni. Osserva attorno a sé, sempre in cerca di ispirazione.



Questa zona, che copre parte dell’area sud-est della città, è diventata, negli ultimi anni, sempre più viva, con nuove aperture e locali. A ovest nel quartiere, il nuovo polo dell’Università Bocconi, campus in cui sedi storiche e spazi innovativi – come il monolite di via Roentgen – si integrano tra loro. A est, invece, trionfa il magnifico Arco di Porta Romana, datato 1596, con Corso di Porta Romana e Corso Lodi, che sono le due strade più antiche e storiche di Milano.
In diverse zone milanesi si può ammirare un’architettura in cui le radici della città e i suoi monumenti centenari – e persino millenari – convivono con nuove facciate, nuovi colori, nuovi materiali. Si nota un equilibrio tra la tradizione, da rispettare e includere, e le alternative possibili proposte dallo stile contemporaneo, tipico di una città che cresce ed evolve.



Tornato a casa, per rilassarsi, mette uno dei suoi vinili preferiti nel giradischi: Cool Struttin’ di Sonny Clark. Marco riflette sulla giornata: non c’è niente di più appagante per lui che vedere i suoi progetti prendere forma passo dopo passo in armonia, come il succedersi delle note di quella tua canzone preferita e che, anche dopo anni, è sempre attuale.
È notte, la musica si spegne. Domani si ricomincia. Un altro progetto, nuove linee, nuove idee, ma sempre il suo caffè, la sua casa, e la musica in sottofondo. Questo è ciò di cui Marco ha bisogno per trovare il suo equilibrio: punti fermi in un mondo sempre in cambiamento.